I Principi e i Diritti Universali e Irrinunciabili

E’ da qualche tempo che in Occidente vediamo emergere un profondo senso di preoccupazione e di scontento. Sono in molti a sostenere che la nostra democrazia ed il sistema economico che tanto hanno contribuito al progresso del mondo, abbiano raggiunto i loro limiti e siano prossimi alla fine. Non a caso, ovunque si volga lo sguardo, si vedono emergere con prepotenza nuovi movimenti populisti dall’ideologia spesso incerta: alcuni si richiamano alla sinistra, altri invece si dichiarano di destra. Ciò che li accomuna è una visione ostile a quell’ordine mondiale che ha seguito la caduta del muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, una sfida ai valori democratici e a screditare le istituzioni.

 

La recente crisi economica, l’impatto della globalizzazione, una crescente ondata di profughi e migranti, hanno presentato alle nazioni occidentali sfide domestiche alle quali gran parte dei governi si sono trovati impreparati e non hanno saputo rispondere in modo adeguato. Le disuguaglianze sono aumentate e sono esplosi i bubboni del nativismo, del protezionismo, della xenofobia e delle soluzioni demagogiche. Dopo anni di benessere senza precedenti queste fratture hanno messo a nudo le pecche della costruzione europea e non hanno risparmiato neppure gli Stati Uniti: ovunque ci si volga, il sistema viene contestato e si levano richieste di cambiamento.

 

Il modello democratico che ha caratterizzato il mondo contemporaneo è sotto attacco, al punto che sono in molti a preferire una concentrazione di potere nelle mani di leader demagogici e carismatici. Distratta dalle sue crisi interne, indebolita e sulla difensiva, l’Europa sembra incapace di azione. Paura di fallire e senso di pericolo diffondono angoscia e questo di fronte ad una Russia che incoraggia forze e partiti ostili agli ideali dell’Unione.

Forse è troppo presto per parlare di morte del liberalismo e trionfo di posizioni contrarie alla democrazia. La sfida adesso è raccogliere il meglio di questa eredità per costruire un nuovo percorso che riveda protagoniste quelle grandi idee e quei princìpi alla base della nostra civiltà: valori e princìpi da tenere ben presenti e per i quali dobbiamo lottare, avendo bene in mente che la Storia rifugge dai percorsi lineari. Per chi la studia è facile vedere come spesso vi siano degli scatti o dei rallentamenti, degli zig e degli zag.

 

Gridare al vento non serve. Serve invece che ognuno di noi, anche se a modo suo e secondo i propri mezzi, si impegni a mitigare i danni e ricucire quelle ferite che si sono aperte nel tessuto sociale di molte nazioni. E’ urgente aprire gli occhi della gente a quelle grandi forze che plasmano il mondo e rispondere alla sfida, creare un nuovo consenso che restituisca vigore a quegli ideali di libertà politica ed economica scaturiti dalle rivoluzioni del XVIII secolo. Sarebbe utile ricordare come negli ultimi settant’anni il nostro Occidente sia stato di esempio al mondo per pace, prosperità e democrazia. Se c’è una lezione che liberalismo e democrazia insegnano, è di non contare sui sogni ma allo stesso tempo che ogni altra idea è peggiore.

 

Gli equilibri e il progresso raggiunti alla fine della Guerra Fredda hanno fatto pensare che la Storia fosse giunta al termine; il mondo marciava felice verso un’era nella quale democrazia liberale e un capitalismo slegato da troppi controlli avrebbero assicurato a tutti prosperità e progresso. Il mondo diventava uno, i commerci si moltiplicavano diffondendo prosperità e benessere e mai come negli ultimi anni si sono viste tante persone estratte dalla miseria e ridursi le disuguaglianze tra nazioni ricche e povere.

 

La fine dei conflitti ideologici che avevano insanguinato il ventesimo secolo, se da un lato avevano portato un senso di stabilità e sicurezza, dall’altro avevano contribuito ad indebolire le strutture partitiche tradizionali. Sotto i colpi della crisi scoppiata nel 2008, la legittimità del sistema capitalistico ne è uscita minata e si sono a questo punto spalancate le porte a frammentazione, disordine politico e populismi.

 

L’apparizione di nuovi media contribuiva ad aumentare la confusione e cadevano quei filtri che mettevano un freno all’espressione di ogni sorta di vedute ed opinioni. In politica si perdeva la decenza, il rispetto per il prossimo e dell’altrui punto di vista sui quali si basano gli ordinamenti democratici: le istituzioni democratiche con i loro meccanismi di equilibri e di controllo ne sono uscite ammaccate. Il resto lo ha fatto la mediocrità delle classi politiche che rende sempre più difficile resistere ai nuovi veleni.

 

Di fronte a questa situazione, abbiamo voluto pubblicare quelli che a nostro giudizio sono tra i documenti fondamentali nell’illustrare il cammino dell’uomo verso quegli ideali di libertà, tolleranza e dignità che reputiamo essere universali e inalienabili.

 

Cerchiamo di non dimenticarli.

431 a.C. - Encomio di Pericle ai caduti [...]
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1215 - Magna Charta Libertatum.doc
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1679 - Habeas Corpus Act Ita.doc
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1686 - Bill of rights Ita.doc
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1776 - Declaration of Independence of th[...]
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1776 - Versione Originale.doc
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1789 - Dichiarazione dei diritti dell'uo[...]
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1789 - Versione Originale.doc
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1791 - Dichiarazione diritti della donna[...]
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1791 - Postambule Olympe de Gauges - Ver[...]
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1849 - Costituzione della Repubblica Rom[...]
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1863 - Gettysburg Address in Italiano.do[...]
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1863 - Versione Originale.doc
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1948 - Dichiarazione Universale dei diri[...]
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2004 - Carta Araba dei diritti dell'Uomo[...]
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